Ai miei genitori piace molto raccontare a me e mia sorella di quando erano giovani, delle loro avventure amorose o di quando da bambini di divertivano con cose semplici come le bambole di stoffa e le passeggiate con gli amici.
Mi incanta sentire come fosse diverso il mondo quando essi avevano la mia età, eppure ho camminato per quelle stesse strade ed ho guardato lo stesso mare che si affaccia da casa mia e mi sembra quasi impossibile credere che non sono proprio li stessi. Il mio “mondo” non è lo stesso in cui ci sono stati loro, per questo si premuniscono di farmelo sapere.
I ricordi sono qualcosa di unico: ti fanno gioire, ti fanno piangere, ti fanno provare nostalgia di momenti che non si ripeteranno più, ma che ringrazi di averli vissuti. Non per niente, sono una delle cose più importanti della nostra vita.
Deve essere triste quando la memoria di qualcosa di caro sparisce.
Pensandoci bene, tramandare i ricordi è un atto culturale necessario.
Fin dai tempi antichi, l’uomo a sempre cercato un modo per preservare la memoria di sé stesso: diari, foto, racconti orali… esistono tantissime forme per trasmettere alle generazioni future la storia di ciò che eravamo e di ciò che è stato. A scuola si insegna per questo motivo, con l’unica pecca però che non viene sempre raccontata bene ed in maniera interessante.
Non posso parlare per gli altri, ma io ho avuto la dannata sfortuna di dovermi sempre subire gli stessi maledetti argomenti fino alla fine superiori. Prima la preistoria… poi l’Egitto… i Sumeri… il Medioevo…. La stessa identica minestra senza mai avere una finestra di novità.
E dire che la Storia è molto più di questo.
Non si tratta solo di parlare di grandi imperi estinti o di scimmie che abitavano le caverne, ma anche del cambiamento del nostro territorio, delle piccole persone che hanno rivoluzionato il modo di vedere il mondo, il cambiamento del clima, la musica e l’arte.
Potrei andare avanti all’infinito.
Ogni tanto mi vengono raccontati aneddoti molto interessanti sul nostro territorio, la Calabria, soprattutto da mio padre (grande appassionato di storia).
Per molti anni ho pensato che la mia terra fosse noiosa e senza niente di speciale. Per fortuna negli anni ho scoperto che ne sono successe di cose, belle e brutte; ed è più incredibile di quanto pensassi. Ho persino scoperto un sacco di leggende affascinanti e che anche legata a nomi di personaggi famosi. Che rabbia, quando penso che nessuno mi abbia mai raccontato prima queste cose! Ora capisco perché molti scrittori e poeti hanno fatto sì che le meraviglie del loro paese non venissero scordate.
Se ci pensiamo bene, per molti individui essere dimenticati fa paura quasi quanto la morte.
È curioso come ci siano persone che cerchino un modo per lasciare un’impronta nitida nella storia; come se in questo modo provasse a sopravvivere.
Basti pensare a tutti quei re e quelle regine che hanno ingaggiato orde di artisti per farsi immortalare in statue o ritratti, così che i posteri sapessero quanto fossero grandi. E se non gli bastava, c’era allora da compiere qualche grande impresa che il tempo non avrebbe potuto cancellare facilmente.
È così che nasce la Storia dopotutto.
Senza essa, non avremmo potuto conoscere eventi come la fondazione dell’Impero Romano, lo sbarco sulla Luna o la Guerra Mondiale.
Ma nonostante ciò, che chi intende ignorarla.
Dissacrare la memoria di qualcosa o qualcuno è di per sé un insulto, ma arrivare persino a d infangarla è da considerarsi un crimine.
Negare che sia successo, che sia stato importante, che abbia anche portato conseguenze negative… come si può far questo? Come nella persecuzione degli ebrei. Seguaci di coloro che hanno dato vita alle persecuzioni si ostinano a dire che non è mai accaduto, che i campi di concentramento sono una farsa e altre stupidaggini che fanno venire l’ulcera a sentirle.
È una vergogna.
È sfortunatamente si tratta di un “cliché” ricorrente che viene preso d’esempio dalle nuove generazioni.
Non deve accadere! Deve essere assolutamente impedito!
La Storia non va modificata per il tornaconto altrui.
La Storia non va dimenticata perché non interessa.
La Storia non va insultata.
Perché la Storia è Memoria di ciò che siamo stati e ci permetterà di diventare in futuro.
Educhiamoli.
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